La tecnologia 3D è la novità
assoluta del mondo delle creazioni. Oggi la si sta applicando addirittura agli
alimenti con delle innovazioni creative, divertenti ed altamente tecnologiche.
E’ proprio una delle più importanti case produttrici di pasta in Italia che ha
pensato di sperimentare sul tema, coinvolgendo esperti e non. Durante il mese
di agosto 2014, infatti, la Barilla ha lanciato un contest specifico, rivolto ai makers e ai designer
attivi nell’ambito della stampa 3D. con l’obiettivo di trovare attraverso
queste innovative tecnologie un nuovo modo di produrre
un’eccellenza gastronomica italiana come la pasta. Sono state
dunque impostate delle regole precise per il contest che erano quelle di non
superare i 30x30x40 mm come dimensioni massime di ogni design, fare in modo che
potesse essere stampato sia in ABS che in PLA da un ugello con un diametro
compreso tra 0,8 e 1,5 mm con risoluzione pari a 0,1 mm e non violare le
proprietà intellettuali di aziende terze. Dal contest internazionale di
modellazione tridimensionale aperto sulla piattaforma thingarage da Barilla per
creare le nuove morfologie di pasta realizzabili "esclusivamente" in
3D, rivoluzionando così le attuali tecniche di produzione con base di
trafilatura si sono ottenuti dei vincitori.
Al concorso hanno partecipato più
di 530 designer internazionali provenienti da oltre 20 paesi, che hanno prodotto
216 progetti, tutti sottoposti ad un team di esperti incaricati da valutarne la
realizzabilità e l'originalità. Ma ecco i prototipi vincenti:
Vincitore assoluto:
Rosa, modello tridimensionale
sviluppato dal designer industriale francese Loris Tupin di Maxilly
sur Léman. Ogni singolo elemento, una volta a contatto con l’acqua bollente, si
apre proprio come avviene con un fiore. L’impatto scenico è interessante e ciò
incuriosirà molti consumatori.
Secondo posto
Vortipa, modello questo
sviluppato dal team cagliaritano formato da Danilo Spiga e Luis Fraguarda. Si è
creato una sorta di vortice che vuole ricordare la forma di un albero
di Natale. Un tipo di pasta che evoca un momento dell’anno e dal design
accuratamente studiato.
Terzo posto:
Lune, del designer italiano Alessandro Carabini (in
collaborazione con lo studio parigino Abaco). Il nome deriva dal satellite del
nostro pianeta che ha ispirato il team cercando di emularne la forma. La pasta,
di forma sferica, presenta alcuni crateri (fori) studiati appositamente
per raccogliere e trattenere il sugo all’interno.
La Barilla premierà i tre vincitori con 800 euro
ogn’uno per un totale destinato di 2400 euro. I tre progetti scelti hanno
superato una selezione durissima: sono state ben 216 le proposte arrivate
alla Barilla, provenienti da oltre 20 paesi di tutto il mondo. Italia,
Stati Uniti, Olanda, Francia e Germania sono stati quelli che hanno fatto
registrare il numero maggiore di design inviati. Michela Petronio,
vicepresidente del reparto di ricerca dell’azienda ha detto: «Siamo felici per
l’entusiasmo dimostrato nei confronti del contest dalla community di designer,
nonostante non sia abituata ad avere a che fare con il cibo. Ci sono alcuni
step da compiere per quanto riguarda i progetti 3D, ma in qualunque direzione
andrà il futuro della pasta, Barilla sarà presente».